Il mio rapporto personale con Se questo è un uomo è un rapporto viscerale. Se questo è un uomo è uno di quei libri da cui, una volta che ci entri dentro, non ne esci più. Non sei più uguale e non è semplicemente perché ti rende più giusto o migliore, ma perché ti cambia. Cambia il tuo modo di sentire, di vedere, ti costringe ad avere un’altra mente e un’altra sensibilità. È un cataclisma che non ha mai smesso di muoversi e attraversarmi.
Il mio rapporto con Se questo è un uomo è talmente stretto che mi sembra quasi che Levi sia per me un maestro conosciuto, che mi giudica in maniera severa e sa confortarmi quando subisco ingiustizie.